Signori i Pooh.... emozioni senza tempo...

Sezione Patologie e Ricerca - AIRC

Caterina - Mar Apr 17, 18:25:59
Oggetto: AIRC
L'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ente privato senza fini di lucro, è stata fondata nel 1965 grazie all'iniziativa di alcuni ricercatori dell'Istituto dei Tumori di Milano, fra cui il Professor Umberto Veronesi e il Professor Giuseppe della Porta, avvalendosi del prezioso sostegno di noti imprenditori milanesi. Dall'anno della sua fondazione AIRC si è sempre impegnata a promuovere la ricerca oncologica nel nostro Paese e si è progressivamente ampliata, fino a contare oggi 17 Comitati Regionali e quasi 1.800.000 Soci, tante persone che con la loro generosità sostengono l'Associazione, consentendole di esistere e di andare avanti.

L'attività di AIRC consiste nel raccogliere ed erogare fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e nel diffondere al pubblico una corretta informazione in materia. La raccolta di fondi avviene in vari modi: per il 50% attraverso iniziative nazionali e locali rivolte al grande pubblico e tramite progetti che coinvolgono il mondo del lavoro, per il restante 50% con la sottoscrizione in risposta alle lettere ed ai messaggi inviati per corrispondenza.

I fondi vengono destinati alla ricerca sul cancro attraverso un processo di selezione e supervisione rigoroso, meritocratico e trasparente. La severità e professionalità delle valutazioni dei progetti di ricerca e delle borse di studio sono assicurate dalla Direzione scientifica il cui staff è costituito da persone di rilevante expertise tecnico scientifica.
Questo organo coordina il processo di valutazione e il supporto ai lavori del Comitato tecnico scientifico, composto da 24 ricercatori, uomini e donne, che coprono ruoli di primo piano nell’oncologia italiana. A fianco del Comitato tecnico scientifico lavora un gruppo di oltre 350 ricercatori stranieri, scelti fra gli scienziati al top della ricerca sul cancro. Il loro compito è individuare i progetti migliori attraverso un processo che dura circa nove mesi.

Nel 1977 AIRC ha deciso di costituire la Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (FIRC), riconosciuta come ente morale nel 1980, con il fine specifico di acquisire legati, eredità e donazioni destinate al finanziamento della ricerca. Autonoma e indipendente per la sua diversa natura giuridica, ma complementare all'AIRC, la Fondazione ha il compito di costituire un patrimonio tale da garantire il futuro della ricerca.
In particolare, AIRC si impegna a:

Finanziare progetti di ricerca svolti presso Laboratori Universitari, Ospedali e Istituti Scientifici.
Perfezionare le conoscenze di giovani ricercatori attraverso programmi speciali e bandi ad hoc.
Sensibilizzare e informare il pubblico sui progressi compiuti dalla ricerca oncologica.



Ci tengo a riportare quanto esposto nel sito sul tema che tanto mi sta a cuore: la vivisezione:

"Contro ogni maltrattamento

AIRC appoggia incondizionatamente le proposte di legge esistenti in Parlamento per la regolamentazione della sperimentazione animale e contro ogni forma di maltrattamento degli animali.

AIRC nello stesso tempo ribadisce che oggi solo una minima parte dei progetti di ricerca finanziati richiede la sperimentazione animale, come conseguenza dello sviluppo di tecniche più raffinate, orientate allo studio delle cellule, del DNA e dei singoli geni che lo compongono.

Questi pochi progetti, in ogni caso, sono approvati solo dopo che se ne è avuto il parere favorevole da parte del Comitato Etico costituito presso l'istituto di ricerca interessato, comprovante il rispetto delle procedure di garanzia degli animali impiegati.

Nonostante questo, continuano ad essere avanzate obiezioni, che contrastano con la corretta informazione sui fatti. Rispondiamo quindi alle obiezioni più comuni.

"La prevenzione salva molte più vite della cura. Perché non si finanzia la prevenzione anziché la ricerca?"

La prevenzione ha, più che mai, bisogno della ricerca. Senza la ricerca, che ci fa conoscere le cause interne ed esterne scatenanti i tumori ed il modo secondo il quale il nostro organismo reagisce di fronte a tanti stimoli esterni capaci di generare le modificazioni genetiche che portano al cancro, come si potrebbero sviluppare i metodi per fare prevenzione?

"La sperimentazione sugli animali, che sono diversi dall'uomo, è inutile e antiscientifica"

A livello di corredo cromosomico, esistono molte più similitudini che differenze, tra le varie specie animali. Ad esempio, i topi condividono con l'uomo l'85% del patrimonio genetico, mentre le funzioni dei geni sono identiche (un roditore è assai probabilmente alle origini dell'albero evolutivo che ha portato all'homo sapiens). Per questo, la sperimentazione animale può essere indispensabile per alcuni progetti di ricerca, e sono innumerevoli le testimonianze di importantissime conquiste raggiunte proprio attraverso questa metodica. Un esempio per tutti: uno dei nostri più recenti successi è l'identificazione di un gene legato allo sviluppo delle metastasi nell'uomo, resa possibile dagli studi sullo stesso, identico gene presente nel moscerino della frutta.

"I moderni metodi di ricerca escludono l'utilizzo degli animali"

E' vero che le più moderne metodologie di ricerca, soprattutto nell'ambito della ricerca di base, indagano i componenti cellulari, e quindi non hanno alcun bisogno della sperimentazione animale. Tuttavia, quando si è arrivati a determinare in via teorica le fasi di un processo cellulare collegate con l'insorgenza o lo sviluppo del tumore e le strade per contrastarlo, una verifica su un organismo complesso è, in pochi e ben delimitati casi, assolutamente necessaria.

"La sperimentazione sugli animali è usata indiscriminatamente e senza alcun controllo"

In quei pochi e delimitati casi nei quali la sperimentazione animale è necessaria, debbono essere seguite regole molto precise che ne valutano non solo l'effettiva necessità, ma anche il modo con cui la ricerca verrà svolta, secondo i parametri di un codice etico molto rigido. In mancanza di queste certificazioni, il progetto non viene approvato.

"Preferisco finanziare associazioni ed istituti che non impiegano la sperimentazione animale"

Ognuno è libero di fare le proprie scelte. Tuttavia è bene sapere che molte tra le più importanti scoperte che hanno illuminato il percorso della ricerca scientifica, ed alleviato le sofferenze di innumerevoli individui, senza la sperimentazione animale non sarebbero mai state raggiunte.

"La vivisezione è una pratica inumana e crudele"

Verissimo. La vivisezione non è più praticata da decenni in nessun laboratorio scientifico degno di questo nome. La sperimentazione animale fatta con le garanzie ed i limiti che sopra sono stati descritti è tutt'altra cosa.

Per concludere, infine, occorre precisare che i progetti finanziati dall'AIRC non hanno mai riguardato né riguarderanno ricerche svolte da case farmaceutiche o da ditte produttrici di cosmetici, per le quali, in base alla legislazione vigente in Italia, la sperimentazione di tossicità sugli animali è a tutt'oggi una fase obbligatoria del processo produttivo."



Fonte ed approfondimenti :
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